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Giovedì 02 Maggio 2024
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Suore Adoratrici del Sacro Cuore

Orvieto (TR) - In via Postierla, nell’antico quartiere medievale di S. Martino, si trova un bell’esempio dell’urbanizzazione duecentesca di Orvieto: la Chiesa di San Paolo, oggi sede del Convento delle Suore Adoratrici del Sacro Cuore di Gesù.
Il complesso fu eretto a partire dal 1221 per opera dell’ordine benedettino e fu abitato dalle monache devote a questo santo sino al 1289, anno dell’insediamento dell’ordine domenicano.
Anticamente l’area era occupata da ben quattro monasteri: quello di Sant’Agnese, quello di San Pancrazio, quello di Santa Cecilia e quello di Santa Caterina.

Tra il XVI ed il XVII secolo il complesso venne profondamente ristrutturato con la demolizione delle chiese di San Pancrazio e Santa Caterina e la costruzione di due cappelle dedicate ai medesimi santi all’interno della stessa chiesa di San Paolo.
I lavori furono autorizzati da Papa Clemente VII che, nel periodo in cui trovò rifugio a Orvieto in seguito al Sacco di Roma, fece inoltre realizzare una cisterna nel chiostro del monastero con sopra scolpito il simbolo dell'arma del pontefice.

Nel XIX secolo il monastero fu quasi interamente ricostruito dal canonico orvietano Faustino Valentini e nel 1864 vi si insediarono le monache agostiniane adoratrici del Sacro Cuore di Gesù.
Gli altari delle cappelle laterali sono ornati da tele commissionate tra il 1570 e il 1580 raffiguranti, sull’altare occidentale, San Giovanni Battista, Santa Martire e San Girolamo e sul lato orientale della chiesa, la Maddalena. Più antico, probabilmente risalente al XIV secolo, è il frammento di affresco sulla parete orientale raffigurante la Vergine in trono con Bambino.

Interessante è la decorazione della volta con gli episodi della vita di Paolo di Tarso realizzati da Gian Maria Colombi nel 1617 sullo stile di Pietro da Cortona.
Opera attribuita ad Ippolito Scalza è invece l’altare maggiore della chiesa realizzato nel 1608.

[Fonte: Umbria OnLine]

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