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Venerdì 26 Aprile 2024
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Rocca - parco pubblico

Orvieto (TR) - Lo Stato pontificio volle anche ad Orvieto un segno tangibile del suo potere temporale, una struttura simbolica ancor più che difensiva. È a questo scopo che, in seguito alla conquista della città di Orvieto nel 1354 per opera delle truppe pontificie e per volere del Papa Innocenzo VI di ritorno da Avignone, il generale Egidio Albornoz diede avvio alla costruzione della sua Rocca: una possente fortificazione sul perimetro est della rupe nei pressi dell’antica Porta Postierla, poi definita, appunto, Porta Rocca.

La realizzazione e le vicissitudini storiche
I lavori ebbero inizio nel 1364 e si basarono sui progetti di due importanti architetti militari: il conte Ugolino di Montemarte e Giordano Orsini. La prima versione della Rocca Albornoz, per la cui realizzazione venne rasa al suolo l’intera contrada San Martino, si presentava come una struttura quadrilatera protetta da due fossati con ponti levatoi. L’opera si concludeva con un palazzotto addossato alla Porta Soliana, o Postierla, di cui inglobava l’antichissima architettura rendendola illeggibile.
La Rocca originaria ebbe vita breve. Gli scontri interni alla città portarono, infatti, alla distruzione della fortezza già nel 1390.
Tra il 1450 e il 1457 la Rocca Albornoz venne ricostruita da Antonio da Carpi per volere di papa Niccolò V. La struttura ricalcava per lo più la struttura precedente, a cui fu però aggiunto un torrione circolare, la nuova fortezza fu terminata sotto la direzione di Bernardo Rossellino.
La Rocca, modificata e adattata nel corso dei secoli per eventi eccezionali come ad esempio il sacco di Roma (1527) e la conseguente fuga di Clemente VII ad Orvieto, rimase adibita a uso militare fino al XVIII secolo dopodiché cadde in uno stato di progressivo abbandono.

Dallo smantellamento ad oggi
Il ruolo difensivo, simbolico, intimidatorio della fortezza lasciò inesorabilmente il posto alle esigenze di una città che si avviava alla modernità. A partire dal 1831 la struttura venne in parte smantellata per permettere la realizzazione della funicolare Bracci e per lo stesso motivo nel 1888 vennero riempiti i fossati un tempo scavati a scopo difensivo. Nell’area prima occupata dalla struttura ormai distrutta fu realizzato un giardino e un anfiteatro con gradinate e palchi. Questo veniva solitamente utilizzato per le corse dei cavalli, ma nel 1882 ospitò anche la celebrazione delle onoranze funebri per Giuseppe Garibaldi in onore del quale venne poi installata una statua modellata da Adolfo Cozza.
Chi oggi si trova a visitare il parco pubblico racchiuso nell’antica Rocca non sente il peso austero dell’antica fortificazione. Non si percepisce l’ostentazione del potere e l’alterigia di chi volle la Rocca secoli fa se non, forse, nell’attraversare quell’imponente ingresso che subito però apre allo sguardo un giardino fiabesco limitato da mura aspre ma addolcite dalla bellezza del panorama.
Il parco della Rocca Albornoz è oggi luogo di relax e cultura, ospita spettacoli e manifestazioni e offre al visitatore la possibilità di percorrere il panoramico camminamento perimetrale da poco ripristinato.


 

[Fonte: Umbria OnLine]

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