Palazzo di Gregorio X

Orvieto (TR) - Nel complesso dei Palazzi Papali, sorti nella seconda metà del XIII secolo come corollario della nascente cattedrale, c’è quello voluto da Gregorio X, eretto tra il 1272 e il 1273 che si caratterizza per un aspetto articolato.
La struttura comprende un’ampia sala affiancata da due ulteriori ambienti più piccoli, sul lato nord si apre un loggiato, mentre sul lato sud sorge quella che si presume dovesse essere una cappella.

L’aspetto dell’edificio presenta murature possenti arricchite da una serie continua di finestre trifore e ambienti ricoperti al primo piano da volte a botte e al piano superiore da un soffitto a travi con archi a sesto acuto. La loggia e la cappella presentano invece una copertura con volte a crociera costolonata. Nel Palazzo è possibile trovare un riferimento costante all’architettura nordica che nel XII secolo fu introdotta a Orvieto dai monaci dell’ordine francese dei premonstratensi che guidavano l’abbazia dei Ss. Severo e Martirio.

I Palazzi Papali ospitano le collezioni del sistema museale dell’Opera del Duomo tra cui figurano esemplari di Coppo di Marcovaldo, Arnolfo di Cambio, Simone Martini, Luca Signorelli, il Pomarancio, Girolamo Muziano e Cesare Nebbia.