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Mercoledì 08 Maggio 2024
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Chiesa ed ex-monastero di Santa Giuliana

Perugia (PG) - Il complesso di Santa Giuliana, costituito dalla chiesa e dall’ex monastero femminile cistercense, fondato nel 1253 dal cardinale Giovanni da Toledo, grande promotore della riforma cistercense, fu uno dei complessi religiosi più ricchi della città protetto da papa Innocenzo IV, che concesse una particolare indulgenza a chi lo visitava.

Fu restaurato nel Cinquecento, poi soppresso dai Francesi nel 1797 e trasformato in granaio. Parte del monastero è ora adibito a scuola militare di lingue estere.

La facciata della chiesa , trecentesca, presenta con rivestimento geometrico in marmi bianchi e rosa e un bel portale sormontato da rosone.

L'interno, a navata unica con capriate lignee, conserva pareti rivestite da frammenti di decorazioni e da affreschi di scuole ed epoche diverse. Un affresco del 1250, staccato dal Refettorio e collocato sulla parete sinistra, raffigura l'Ultima cena; un altro, sempre proveniente dal Refettorio e collocato sulla parete absidale, raffigura l'Incoronazione della Vergine del Maestro del Trittico Marzolini. Altri affreschi mostrano angeli, Santi, gli Evangelisti, l’Agnello mistico. Sull’arco trionfale sono ancora visibili resti di affreschi databili tra fine Duecento e inizio Trecento.


 

L'ex monastero cistercense è sul fianco destro della Chiesa. Superato il magnifico portale duecentesco, si giunge al grande Chiostro, caratterizzato da ampie arcate bianche su pilastri ottagonali a strisce rosse e bianche su capitelli istoriati. Attribuito a Matteo Gattaponi (1376) costituisce uno dei più alti esempi di architettura cistercense in Italia.

Nel 1567 il monastero ritenuto uno dei complessi di clausura più dissoluti dell’Umbria fu tolto alla giurisdizione cistercense e trasferito sotto il vescovo. Da allora cominciò un periodo di decadenza - il complesso fu più volte ristrutturato (XVI, XVIII secolo)- fino a quando, con le requisizioni napoleoniche, dopo esser stato spogliato di tutti gli arredi fu ridotto a granaio.
 

[Fonte: Umbria OnLine]

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