Il nostro network: News | Turismo | I 92 comuni | Ultim'ora e Politica | Guide | Hotels e Alloggi | Prenotazioni | Ristoranti e Locali | Shopping | Casa | Wedding/Matrimoni | Turismo Religioso | Facebook | Twitter | YouTube | Google+ | iPhone | Android
Giovedì 02 Maggio 2024
Italiano English

Booking.com

Abbazia dei Ss. Severo e Martirio

Orvieto (TR) - La nascita dell’Abbazia dei SS. Severo e Martirio, comunemente nota coma La Badia, è sospesa tra storia e mito. Un’antica leggenda lega infatti la costruzione dell’importante complesso monastico alla sepoltura di S. Severo, monaco di Antrodoco. Sul finire del VI secolo la nobile longobarda Donna Rotruda era intenzionata ad impossessarsi delle spoglie del Santo, ma non appena tentò di toccare il feretro la sua mano vi rimase imprigionata. La leggenda narra che Rotruda riuscì a divincolarsi solo quando promise di costruire un degno luogo di sepoltura per le spoglie mortali del Santo. Nacque così, attorno alla primitiva Chiesa di San Silvestro, il complesso monastico dedicato ai SS. Severo e Martirio.

Dal 1100 al 1220 circa il monastero fu in mano ai Benedettini. Quando questi ultimi si ribellarono al Vescovo di Orvieto, e furono per ciò cacciati, subentrò alla guida del complesso l’ordine dei Premonstratensi. Dopo una lunga amministrazione da parte dei canonici di Prémontrés, l’Abbazia fu occupata da numerosi abati commendatari non legati al monastero, ma eletti da Papi e Re: primo fra tutti, il Cardinale Pietro Barbo divenuto poi Papa con il nome di Paolo II.
A questi diversi periodi di amministrazione corrispondono tre fasi costruttive: quella romanico-longobarda (seconda metà del 1100) a cui appartengono la chiesa primitiva e la torre, quella borgognona-premonstratense (della metà del XIII secolo circa) che comprende il palazzo abbaziale e l’atrio della chiesa e, infine quella borgognona-cistercense che ha portato alla realizzazione dell’ala occidentale del complesso.

La struttura
L’Abbazia dei SS. Severo e Martirio è divenuta in parte sede di un albergo-ristorante che ne ha riqualificato gli edifici conservandone però l’originale struttura romanica. Il primo ambiente che si incontra è l’oratorio del Crocifisso che conserva un affresco dell’ultimo quarto del XIII raffigurante il Crocifisso con i Santi Maria Maddalena, Agostino, Severo, Giovanni, Elisabetta, Battista e Martirio. Alla sinistra dell’oratorio si ergono le maestose rovine dell’aula capitolare con il suo imponente e suggestivo arco ogivale che incornicia come un quadro la vista che dà sulla rupe di Orvieto e sulle guglie del Duomo.
In fondo al cortile vi è poi la casa Abbaziale oggi adibita a ristorante. L’edificio è in stile cistercense ed è caratterizzato da archi al pianterreno e da una serie di bifore al piano superiore.
La Chiesa primitiva di San Silvestro, che insieme al campanile dodecagonale costituisce il nucleo originario dell’abbazia, ha come ingresso un bellissimo arco del 1221 ed è costituita da un'unica navata suddivisa in tre campate coperte da volte a vela. Il pavimento in marmo è di stile cosmatesco e l’altare è costituito da materiale di riuso con bassorilievi di epoca romana.
Un affresco non finito, presumibilmente del medesimo autore del Crocifisso dell’oratorio, decora l’abside del coro e rappresenta il Cristo crocifisso con la Vergine, la Maddalena, S. Giovanni Evangelista e il Battista.

Coevo alla chiesa è l’armonioso campanile dodecagonale, voluto dalla contessa Matilde e molto simile al campanile della chiesa di S. Andrea sulla rupe di Orvieto. Il campanile è datato 1003 e nella parte più alta presenta una fila di bifore sovrastata da una di monofore e da un coronamento merlato.

[Fonte: Umbria OnLine]

Condividi su: Facebook Digg Delicious Technorati Google Bookmarks OK Notizie Wikio Italia

Mappa

Calcola percorso in auto