Perugia (PG) - Nel 1371, la parte più alta della città, già sede dell'arcopoli etrusca, fu scelta dall'abate Gerardo Du Puy, detto Monmaggiore, per realizzarvi una cittadella del governo pontificio a controllo della città.
Il progetto, di Matteo Gattapone, previde la creazione di una doppia cinta di mura, la prima collegata mediante ponti e varchi, con un camminamento principale con un camminamento in direzione del Borgo di Sant'Antonio, a nord-est, dove era situato il cassero (vedi).
La fortezza vera e propria si componeva di un'alta muraglia che ricuciva insieme più antiche strutture e formava, verso nord, un grande palazzo con pozzo e corti attrezzate per residenza e ricovero delle truppe; era inoltre dotata di magazzini, mulini a vento e quanto necessario per avere vita indipendente dalla città.
La cittadella venne espugnata dai cittdadini in rivolta e distrutta nel 1375.
Della fortezza di Porta Sole oggi rimangono visibili soltanto i poderosi arconi che sorreggono la piazzetta delle Prome e il muro di collegamento con il Cassero di Sant'Antonio. Si individuano anche alcune torri, che si tramanda fossero tante, scale a chiocciola, strutture voltate con costoloni.