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Sabato 20 Aprile 2024
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Porta Sant'Antonio

Perugia (PG) - La Porta Sant'Antonio sostituì un’anteriore porta già esitente nel 1273, attinente perimetro urbico medievale, su questo versante settentrionale. Il cassero fu aperto nel 1374 sulle strutture della fortezza di Porta Sole, ovvero una cittadella, destinata a diventare una residenza papale. La fortezza fu poi collegata con la porta, con la Cattedrale e con il palazzo dei Priori per mezzo di un corridoio.

Il Cassero fu scaricato nel 1424, insieme a quello di Porta Sant’Angelo, per fornire mattoni alla Piazza del sopramuro e le pietre ai frati di San Domenico per la loro chiesa.

Oltre alle tracce di muro (visibili all’interno degli orti, che sono di proprietà privata) ci sono tre resti della costruzione del Cassero messi in luce dalla ricerca di A. Calderoni. I ruderi di una torre di un molino sono incorporati in un’abitazione in Via Cialdini.
Le muraglie in cotto che si vedono adesso dalla porta e lungo le Vie Cialdini e Brugnoli furono ricostruite, anche sopra i ruderi delle mura del Cassero, come difesa contro gli attacchi del duca d’Urbino nel 1519.

Curiosità: da questa porta entrarono in città le truppe piemontesi che nel 1859 sottrassero Perugia alla dominazione pontificia.
Poco oltre, in fondo a via Pompili, fu scoperta nel 1983 l’importante tomba etrusca dei Cutu, ora ricostruita presso il Museo Archeologico di Perugia.




 

[Fonte: Umbria OnLine]

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