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Venerdì 19 Aprile 2024
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Musei dell'Opera del Duomo di Orvieto

Orvieto (TR) - Il Museo dell’Opera del Duomo nacque in modo quasi spontaneo, connaturato ad un’identità densa di testimonianze storiche e artistiche com’è quella della città di Orvieto e all’istinto di conservazione di tale identità che ebbero i suoi cittadini.
Nel XIX secolo il Palazzo della Fabbrica del Duomo si trovava ad aver accumulato in un’unica sala una grande quantità di arredi, pitture e sculture provenienti dal Duomo e da collezioni private che altrimenti sarebbero state condannate al deterioramento.

La nascita del Museo dell’Opera
Già nella metà dell’Ottocento questa “stanza delle meraviglie” divenne il punto di riferimento di numerosi artisti e studiosi in visita alla città, ragione per cui tra il 1875 ed il 1882, grazie ad un ampliamento delle collezioni e degli spazi deputati alla loro esposizione, si andò verso la sistematizzazione di questa preziosa realtà fino all’inaugurazione di un vero e proprio Museo Etrusco-Medievale.
Nel 1897, a causa di un sempre maggiore incremento di materiale proveniente non solo da Orvieto ma anche dai territori circostanti, il museo fu trasferito dal Palazzo dell’Opera al Palazzo Soliano, edificio restaurato appositamente da Paolo Zampi nel nome di quel revival gotico che in quegli anni imperversava a Orvieto e riconsacrava l’antica estetica medievale che tanto aveva delineato l’aspetto e le sorti della città.
A questo punto il Museo dell’Opera del Duomo proponeva al visitatore un percorso che dalle origini etrusche, documentate dai numerosi reperti archeologici, attraversava gli anni della costruzione della cattedrale fino ad arrivare alle opere cinque-seicentesche che avevano adornato il Duomo. La configurazione del Museo, a parte la parziale riorganizzazione del materiale e degli spazi espositivi, rimase per lo più la stessa fino al 1989 anno della chiusura in vista di un nuovo e più completo progetto espositivo.

M.O.D.O. - Il dialogo tra le origini e la contemporaneità
Oggi quello dell’Opera del Duomo è un sistema museale organizzato attorno al fulcro attrattivo e interpretativo della cattedrale e fa di Orvieto una vera e propria città-museo, una città “parlante” che accompagna il visitatore lungo tutta la sua storia tra passato e presente. Il nuovo progetto espositivo elaborato dalla Soprintendenza dell’Umbria ha incluso i Palazzi Papali nelle sedi espositive e ha configurato un percorso che dal 2008 prende avvio dal Museo Emilio Greco come simbolo del riverbero del Duomo di Orvieto sulla creatività contemporanea. Il percorso, che congiunge cinque secoli di espressioni artistiche, si articola così attraverso la Cappella del Signorelli in Duomo, le sale dei Palazzi Papali per raggiungere, infine, l’antico quartiere medievale di San Giovenale e la Chiesa di Sant’Agostino.
Il percorso di visita è fruibile attraverso il Biglietto Unico che consente l’accesso all’intero sistema museale.

Per informazioni
Telefono: 0763343592
Sito web: http://www.opsm.it/

[Fonte: Umbria OnLine]

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