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Giovedì 25 Aprile 2024
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Chiesa di Santa Maria Nuova

Perugia (PG) - Santa Maria Nuova è parrocchia documentata dal 1285, quando furono realizzati i tre portali che ancor si vedono sul fianco. Passò ai padri silvestrini all’inizio del secolo successivo cui restò fino a quando nel 1540- demolita la Chiesa di Santa Maria dei Servi per la costruzione della Rocca Paolina- fu data ai Serviti e chiamata Santa Maria Nuova. Danneggiata da un incendio, la chiesa fu ricostruita nel 1376. Nel corso dei secoli, fu poi rimaneggiata e restaurata più volte.

Dell’antica costruzione restano all’esterno, sul fianco sinistro, il portale e due arcate ogivali. La facciata, su scalinata a due rampe del XVIII secolo, presenta invece un portale cinquecentesco.
Da menzionare, lo splendido chiostro rinascimentale e dal campanile, attribuito a Galeazzo Alessi.

L’interno, a tre navate, è in gran parte di stile tardo-rinascimentale. Alcune tracce dell’antica costruzione gotica sono visibili nella zona absidale e nelle due cappelle di testata  delle navate minori. La controfacciata è occupata da un grande organo databile tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento.

Le decorazioni della navata centrale, dei pilastri e degli intradossi degli archi sono opera di Bassotti, Amadei, Mazzi e Appiani.

Dalla prima cappella a destra, detta Cappella del Crocifisso, a sinistra una porta immette nell’Oratorio della Confraternita del Crocifisso, con volte decorate da finte architetture prospettiche di Pietro Carattoli; tornati nella navata il secondo altare, detto del Gonfalone, conserva il Gonfalone con Gesù che scaglia i fulminni su Perugia e Maria con i Santi Benedetto e Scolastica e il Beato Paolo Bigazzini che tentano di placare l’ira divina (1471), opera di Benedetto Bonfigli ; l’altare successivo ospitava una pala di Andrea d’Assisi detto l’Ingegno di cui non si hanno più notizie.
L’abside gotica conserva infine lo splendido coro ligneo intagliato nel 1456 da Paolino di Giovanni e Giovanni da Montelparo.
Nella cappella absidale sinistra importanti affreschi, in parte perduti, di Lazzaro Vasari (1444 ca.), bisavolo del più noto scrittore, che compongono un bel ciclo con la Crocifissione ed episodi della vita di Santa Caterina;mentre nella cappellina a principio della navata è una Madonna in Trono tra Angeli del XVI secolo.

Un tempo, la chiesa conteneva molte pale d'altare e dipinti, tra cui anche tre importanti opere del Perugino: l’Adorazione dei Magi e la Pala Signorelli oggi entrambe alla Galleria Nazionale dell’Umbria e la Madonna con Bambino tra i Santi Girolamo e Francesco che si trova alla National Gallery di Londra. Fra le opere rimaste, notiamo: la Sepoltura di Cristo di Felice Pellegrini; lo Sposalizio della Vergine di Stefano Amadei; il sarcofago in legno di Braccio I Baglioni, del 1479; tre tele di Francesco Appiani; un organo del 1584.


 

[Fonte: Umbria OnLine]

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