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Giovedì 28 Marzo 2024
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Visitiamo il centro storico

Avigliano Umbro (TR) - Avigliano Umbro è uno dei comuni più giovani d’ Italia, creato appena nel 1975 dopo essersi separato da Montecastrilli. Nonostante ciò, ha una storia molto antica ed intensa, testimoniata soprattutto dagli archivi.

L'abitato sorge sul colle di San Rocco e fu abitato fin dall'antichità.
In quel periodo, il territorio era attraversato dalla via Ulpiana e pertanto costituiva un importante nodo stradale. Il sorgere dell'insediamento romano fu favorito dalla fertilità del suolo e dalla ricchezza del manto boschivo.


veduta di Avigliano UmbroAvigliano fu anche un importante borgo medievale: le prime notizie storiche risalgono al 1074 e si riferiscono ad un documento ove si afferma che il vescovo Gorodolfo di Todi, consacrò l'altare maggiore della chiesa parrocchiale. Per la sua posizione strategica fu soggetto prima a Baschi e poi a Todi, che governarono a lungo sulla cittadina, in quanto questa permetteva loro di mantenere stretti contatti con la vicina Amelia.

Il centro subì saccheggi nel 1366 durante il passaggio del capitano di ventura Giovanni Acuto, allora al servizio del cardinale Albornoz. Di nuovo fortificato nel 1419, il castello fu devastato dai Chiaravalle nel 1500 durante l’assedio di Acquasparta.

Teatro
Liberty Il borgo è stato completamente ristrutturato. Oggi, il centro storico si distribuisce intorno ad una moderna torre merlata, abbellita da un orologio. Del periodo medioevale resta il torrione cilindrico.

Il Teatro è l'orgoglio della cittadina. Venne costruito nel 1928 per mettere in scena opere della Filodrammatica e, da allora, ha sempre ospitato spettacoli, rappresentazioni teatrali ed anche convegni. La facciata è in stile liberty.

Da vedere inoltre la Chiesa della S.S. Trinità, costruita nella prima metà del XVII secolo come parte integrante del castello della famiglia Vici. Tra le opere rimaste si ammirano la Madonna del Rosario tra San Giovanni Evangelista, San Domenico, Santa Caterina e Santa Cecilia di Andrea Polinori, affreschi seicenteschi di Bartolomeo Barbiani da Montepulciano, raffiguranti alcuni Santi tra cui Sant'Antonio Abate e una Conversione di San Paolo del 1640.

La Fortezza di Dunarobba Interessante è anche una Madonna tra i Santi Antonio da Padova e Barbara (di ignoto autore del XVII secolo), da alcuni attribuita al Polinori. Della chiesa è anche una Croce in argento e smalto del '300. Del Polinori sono anche i due dipinti raffiguranti la Deposizione e San Lorenzo.

Da non perdersi nei dintorni, a soli 3 cilometri dal centro in località Dunarobba, la omonima Fortezza e la Foresta Fossile di Dunarobba, uno dei siti paleontologici più interessanti al mondo.

[Fonte: Umbria OnLine]

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